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Venerdì 27 luglio 2012

LA DANZA DEI DINOSAURI

di Marcelo Mariani

Il rito contro l’Italia e per suo tramite contro l’Europa è in corso con sempre maggiore violenza, e sempre più evidente è che la maschera non solo è caduta dal volto dei sacrificatori, ma costoro stessi non temono più di mostrare il ghigno che li caratterizza ed individua tutti. L’eccitazione e il senso di impunità e quindi di potenza che li pervade sta raggiungendo il primo livello del parossismo, questo lungo stato di grazia criminale che ad ognuno dei suoi tantissimi livelli si ciba di determinati lembi dei corpi delle vittime. Nel sabba del potere assoluto che sanno di rappresentare, ormai costoro ritengono che sia finalmente giunto il momento per l’inizio dell’adorazione di cui desiderano essere oggetto. Il sogno della democrazia con cui sono stati abbattuti gli idoli precedenti del nazismo e del comunismo è stato schiacciato proprio dai loro eredi morali che hanno finalmente dismesso la tunica dell’ipocrisia e del falso di cui si erano ammantati in questa interminabile fase di transizione dal dopoguerra ad oggi, durante la quale si sono serviti dell’inconsapevole favore popolare per trascinarlo a loro piacimento verso l’esaltazione di miti e valori di cui sanno bene come servirsi ma che lasceranno ora le masse a bocca asciutta, anzi arsa dalla sete ed esangue per la fame, senza un soldo in tasca e con la schiena piegata sul lavoro per un pezzo di pane incerto. Questa cultura internazionale elaborata per pochi eletti che pur si rinnovano e si alternano talvolta con regole che sembrano somigliare alla democrazia, ma che invece rappresentano al meglio l’aristocrazia del sangue, nel senso che va sul trono e ci rimane solo chi di loro mostra di saperne pompare di più dalle vene delle masse verso cui proiettano le ventose azionate da poderose turbine aspiranti.
L’ultimo attacco in corso all’Europa è partito nella seconda metà del 2011 e l’Italia è stata ancora una volta individuata come il cuore di una realtà che non vuole piegarsi al modello che è stato stabilito come il più adatto per l’impianto definivo del nuovo ordine mondiale o delle svariate analoghe sigle a cui si vuole pensare, ma che alludono con chiarezza tutte a tale indirizzo.
L’Italia ancora esprime a getto continuo e contemporaneamente creatività ed eccellenza nei più diversi campi, dalla produzione alimentare alla moda, da quella meccanica al design, e così nell’artigianato, nella musica, nel restauro, nella cultura, nelle produzioni cinetelevisive, nello sport, nella finanza, nel cibo, nella scienza, nel rifiuto del nucleare, nel gusto e nello stile di vivere, ma… anche nell’esatto contrario di tutte queste belle specialità.
Infatti così come siamo bravissimi a declamare le nostre virtù, siamo anche terribilmente pronti ad esprimere e riconoscere i nostri tantissimi difetti quali sporcizia, distruzione del territorio, volgarità, rumore, confusione, disoccupazione, evasione fiscale, corruzione, sprechi, malgoverno, ingovernabilità e, naturalmente non va dimenticato il nostro fiore all’occhiello, la presenza pervadente di ben cinque coinvolgenti esempi di criminalità organizzata che in pochi decenni hanno equamente lottizzato quasi tutto il territorio nazionale e i suoi abitanti, ma poi conquistato anche studi professionali, aziende, vescovati, banche, giornali e naturalmente le amministrazioni pubbliche o meglio i luoghi della politica, da cui si emanano appalti lucrosissimi e strategie economiche che oltre a fare il paio per rendimento al commercio delle droghe, ne divengono l’alimento e il carburante nel moto perpetuo del riciclaggio.
La cronaca ci dice che anche altri Paesi – se parliamo di guai – sono afflitti dalla piaga della criminalità organizzata, altri dalla produzione della droga, altri dalla disoccupazione, altri dal dirigismo politico, altri dalla corruzione e via cantando, ma tutte queste cose assieme, al massimo grado e in un perenne equilibrio instabile si vedono agire solo da noi.
E’ vero, la buona volontà di magistrati e forze dell’Ordine ogni giorno assicura alla giustizia pericolosi latitanti, sequestra ingenti patrimoni di dubbia provenienza, individua politici corrotti, come pure segnala all’opinione pubblica distorsioni d’ogni tipo nel sistema che ci governa. Ma sappiamo pure che contemporaneamente il fiume di denaro pubblico e privato che tramite gli appalti e il commercio delle droghe, e quant’altro in un modo o nell’altro affluisce in mani criminali è di gran lunga maggiore, per centinaia di volte, di quanto i coraggiosi servitori dello Stato riescono a sequestrare. Per non parlare dell’evasione fiscale non dei cittadini comuni ma di queste poco nobili istituzioni talvolta viste addirittura quale vanto del nostro Paese, come pure molto spesso riciclate quali ancore di salvataggio nelle tempeste della finanza.
Basti ancora una volta ricordare che tra le scelte produttive del ministro Passera per incentivare la creazione di posti di lavoro vi è al primo posto quella di “terminare entro il 2013 l’autostrada Salerno - Reggio Calabria”, cioè di portare a compimento in un anno quanto non si è riusciti a fare in oltre cinquant’anni! E’ vero che Monti e i suoi ministri sono bravi, ma sino a questo punto… E’ questo un caso emblematico per durata e dimensioni, e per destinatari del provvedimento, e cioè alcuni utenti italiani. Ma in particolare quelli calabresi, che se è pur vero che dispongono di un territorio geologicamente fragile, è pur vero che le imprese e la mano d’opera impiegate si dice da sempre e senza mezzi termini quanto siano dipendenti dalle esigenze inflessibili delle cosche locali e nazionali, che di questa autostrada ne hanno fatto la loro mungitura quotidiana.
Ecco allora, attraverso tali esempi facili facili che ormai tutti conosciamo, come e perché il nostro Paese, unico per varietà e creatività nel bene e nel male, diviene quindi il luogo ideale per innesti floreali che belli d’aspetto sono invece mortiferi a causa dei miasmi che emanano.
L’Italia mostra anche a livello governativo, ai massimi livelli del potere nazionale, un giorno difetti e vizi, un altro probità e virtù. La loro manipolazione da parte di quei poteri a noi estranei e cosiddetti assoluti consente quindi a costoro di agire nei due sensi, colpendo e nascondendosi, ma da qualche tempo e in facciata sempre attraverso la speculazione finanziaria che non è certo espressione di virtù essendo oggi espressione inodore e anonima dei migliori frutti di criminalità, di ricchezze spropositate, di ciniche scelte, di riciclaggi d’ogni sorta ed ora dell’inginocchiamento dell’Italia e dell’Europa al potere assoluto. Mentre sul campo vero e proprio un attentato qua e una strage là, una bottarella di terremoto sù e un’altra giù, vanno ad orientare nelle direzioni volute il cammino del Paese.
Berlusconi con tutti i suoi si è inchinato ai voleri superiori ed è tutto dire, Monti si inchina tutti i giorni cercando di pilotare a vista la nave tra le nebbie e rischiando ogni momento lo schianto, Schettino è stato fatto inchinare con tutta l’Europa anche lui al Giglio. Ma a chi ha lanciato l’offensiva sinora è andata sostanzialmente male e proprio alle Scholae, di cui la nave simbolo della concordia europea ha tranciato la granitica cuspide piramidale, mentre equipaggio e passeggeri non hanno versato il terribile tributo di sangue previsto.
Nel nuovo ordine che si intende imporre dall’esterno si vuole un’Europa unita e forte solo quando occorre usarla nello scontro con le altre forze in campo, ma non un’Europa anche autonoma e libera di giocarsi la partita sullo scacchiere mondiale. Men che meno un’Europa pilotata ancora una volta dalla Germania e da altri partner a lei vicini che sono da millenni tutti ben allenati a strategie di dominio.
I dinosauri scomparsi millenni fa hanno ripreso vita e sono tornati a scorazzare e a confrontarsi più agguerriti che mai, e ce ne sono davvero di tutti i generi.
In Italia poi, come se non bastasse, è custodito anche un Tesoro capace davvero di guidare il mondo, e alla fine della fiera nello scuotere il nostro Paese come si fa con uno stivale, chi sa di questo mistero cerca proprio di far venir fuori tale Preziosità, convinto di riuscire a schiacciarla. Ed è qui il vero senso di tutta la danza in corso.

Descrizione immagini (dall'alto verso il basso)

- dinosauri;

- schiavi che costruiscono una piramide;

- spazzatura in strada;

- Italia vista da un satellite

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