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lunedì 17 giugno 2013

L'ITALIA NEL NUOVO ORDINE MONDIALE,
CON UN OCCHIO ALLA CHIESA

di Marcelo Mariani

Il Movimento 5 Stelle ha restituito alla sinistra i suoi voti, e il panorama è immediatamente cambiato. Il Cavaliere è tornato dai suoi ozi in Sardegna ove si era ritirato con un disimpegno dalle elezioni apparso evidente a tutti. Aveva abbandonato il campo appena saputo tramite i suoi formidabili sondaggisti che la sconfitta elettorale era sicura e che ovunque la sinistra avrebbe dilagato. Ora sta studiando dal suo attico panoramico come riproporre la sua immagine di statista ed evitare l'ignominia conseguente alle sue condanne, nella speranza di riuscire a riprendere l'iniziativa.
Rimane sino ad eventuali nuove elezioni la spina Grillo, che può ancora condizionare fortemente la politica italiana se questa non ci si sbriga a tornare alle urne. L'insetto politico grillo ma comico gigante, e la sua musa ispiratrice il guru casaleggio ma che sa di formaggio nel nome e di intrigo nei capelli, hanno saggiato la tenuta del sistema, hanno messo a nudo molte indubbie mediocrità nostrane, hanno portato di qua e di là milioni di persone a dire "è vero, cacciamoli via", ma poi sia loro due che il consistente loro gruppo di marionette, di uomini caricati "a obbedir tacendo", hanno mostrato una inconsistenza irreparabile, insanabile, disastrosa. Né poteva essere diversamente con un gruppo di persone raccolte non si sa come e da chi, non potevano davvero competere con i marpioni d'ogni colore, né affrontare anche solo in minima parte i drammatici bisogni di milioni di disoccupati, di milioni di giovani, di milioni di persone per bene...
E se improvvisamente Grillo, chissà come e da chi ispirato "rinsavisse"? Magari dopo un'altra visita dei suoi all'ambasciata americana? La batosta delle recenti elezioni potrebbe portare alla formazione di nuove gigantesche maggioranze dopo l'astensionismo dei primi mesi: un grillodestra o un grillosinistra? E' solo questione di soldi o di strategie che a noi sfuggono, o cosa? Il grande suggeritore da lontano si sta muovendo seriamente cercando di raccapezzarsi nella confusione che lui stesso ha creato.
La maggiore opposizione del Paese obbligata a stare in pugno ad un'unica volontà. I due maggiori schieramenti politici tradizionali obbligati di nuovo a governare assieme. Il vecchio presidente della Repubblica obbligato a rimanere al suo posto in nome di valori superiori di stabilità. Ingroia prima buttato in campo e poi ritirato. Di Pietro da ventanni catone del nostro sistema, obbligato docilmente a ritirarsi per far posto agli esperimenti Grillo e Ingroia. Che hanno cose in comune, anche se il comico ha snobbato il magistrato, ma poi la gente gli ha riservato lo stesso trattamento, perché la politica è una scienza difficile da apprendere e, ad alto livello, riservata a persone particolarmente dotate.
E' da auspicare che constatato il buon senso degli italiani dopo le sniffate indotte di nuovo giustizialismo urlato o promesso, il grande suggeritore trovi di nuovo più prudente tornare dietro le quinte e lasciarci fare, almeno a livello nostrano con i nostri metodi, fra i quali potremmo, dico solo potremmo e in barba ad ogni previsione rimettere le cose in ordine. Ma la vedo dura.
Purtroppo il denaro e l'ambizione da noi muovono le cose improvvisamente, e la nostra antica saggezza viene violentata di continuo dall'invadenza altrui che teme o invidia ogni creatività italiana. Tollerando per noi solo il primato della pasta e della criminalità organizzata. Italiani politicamente forti? No, non si può, per questo bastano e avanzano tedeschi, francesi e inglesi che hanno solide tradizioni difficili e scomode da smontare, e quindi andiamo a sfasciare ogni creatura democratica del belpaese facendo shopping tra i loro politici e partiti. Italiani economicamente forti? No, non si può, ce lo hanno chiesto molti paesi che ne vogliono spolpare aziende, intelligenze, ricchezze. Quanto al resto, valori sociali, ambiente, cultura... in quello gli italiani fanno da soli a sfasciare, non c'è bisogno di intervenire.
Agli italiani gli basti e gli avanzi d'avere la Chiesa, si accontentassero! Quanto potere se no sarebbe concentrato in un solo stivale!
Ed ecco che allora anche in campo spirituale hanno voluto, e da tempo, metterci le mani. Dopo aver sponsorizzato e subito un papa dal pugno duro, ed un altro che sembrava un duro, ma da loro reso subito criticabile utilizzando a regola d'arte la stessa sua storia, non riuscendo imporsi sulla Chiesa con le buone, sono passati a argomenti più convincenti. Ed ecco che il papa europeo è stato mandato fulmineamente a riposare in convento e sostituito con un papa americano, o meglio sudamericano (più adatto) in quattro e quattrotto, e il nuovo papa, novello Francesco, ha subito posto mano a sistemare le cose, a riportare le pecore nel gregge, ad occuparsi di anime e non d'altro. Capito? Il nuovo ordine mondiale infatti non è cosa per papi. E' cosa per grandi. Per i grandi della terra. Senonché lo Spirito Santo, a cui crediamo solo io e qualcuno dei nostri lettori, muove lo stesso le cose, scombinando in cucina il pentolame ai vari diavoli che non si raccapezzano come mai loro ce la mettono tutta e poi si ritrovano sempre ad essere scavalcati. Infatti ecco che questo papa affronta la lobby gay, e lo Ior, e poi si ritira davvero lontano dagli ori. Ma in mezzo a folle oceaniche.
Eppure secondo loro avevano cominciato bene in campo marinaro con la Concordia dei tanti ponti europei mandata a inchinarsi al Giglio, ma anche lì un miracoloso salvataggio. Allora occorre riprovarci, ed ecco la Jolly Nero, e poi di contorno decine di suicidi di disoccupati, decine di delitti di donne, decine di migliaia di aziende che chiudono. Un vero sabba satanico che imperversa in Italia da nord a sud. Da fregarsi le mani per il piacere.
Ma grazie a Dio c'è anche un silenzioso fermento che serpeggia per l'Italia, con una crescente volontà di riscatto, di risanamento, di ricostruzione, di rinascita. Si avverte un anelito di Giustizia!
E questo fermento non è controllabile. Si manifesterà e vincerà.

Descrizione immagini (dall'alto verso il basso)

1). Beppe Grillo in piazza a Bologna;
2). Beppe Grillo e le cozze.


 

 

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