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Venerdì 30 Settembre 2011
MIRACOLI D'ITALIA
“Meredith Kercher: un delitto imperfetto” La magistratura riuscirà ad esprimere una sentenza salomonica o scontenterà comunque qualcuno?
di Marcelo Mariani

A Perugia a far da luce perenne subito dopo il caso Narducci, ecco che si attacca un nuovo vagone al lungo treno seriale, il delitto di Meredith Kercher, (la zucca illuminata con le ruote in un cartoon), che vede tra i viaggiatori alcuni dei protagonisti già sperimentati: giornalisti, inquirenti, avvocati e semplici curiosi o studiosi. Tra questa gente non poteva mancare Gabriella Carlizzi, la signora da sempre appassionata ad ogni giallo che si verifica con modalità inusuali, e che al caso ha dedicato nel 2008 un suo saggio oggi di particolare attualità.
Ora che i protagonisti, pubblica accusa, parti civili e difesa hanno ciascuno espresso le proprie certezze, la parola è passata alla giuria che tra qualche giorno esprimerà la sentenza verso i due giovani, Amanda e Raffaele, rimasti da giudicare dopo Rudy, già riconosciuto e riconosciutosi in qualche modo e per alcuni aspetti presente sulla scena del delitto assieme agli altri due.
Certo sarà dura per chi dovrà decidere il non avere davanti agli occhi i volti di questi due giovani, che stanno maturando già da anni in carcere esperienze di vita a loro modo uniche attorno alla consapevolezza di quanto realmente accadde in quella casetta nella notte delle streghe. In ambedue i giovani nelle immagini televisive mai una reazione, un gesto di ribellione, un grido, ma sempre tanta evidente docilità e umiltà, nessuna fierezza tra gli agenti che forse inutilmente li tengono d’occhio e stretti, mentre procedono dal cellulare al loro posto in aula come due agnelli nemmeno belanti, con lo stesso sguardo sperduto, le stesse pieghe alla bocca quando accennano a qualche sorriso di saluto che però non si apre mai del tutto, quasi due gemelli di una storia vissuta assieme. Due asinelli tra i suoni.
Ma sarà altrettanto dura per i giurati non avere davanti agli occhi il sorriso della gioventù di Meredith, una ragazza che viveva i suoi anni come tanti coetanei nella città della cioccolata, capoluogo di una regione di grandi santi che hanno segnato secoli di ascetismo e spiritualità per l’intera umanità. Perugia come Firenze città d’arte e di cultura e di storia e di giovani, ma anch’essa terra di massoneria e di Mostri.
Nel pentolone delle streghe di Halloween il Mostro con gli amici Mostri nel preparare il brodo hanno gettato e mescolato di tutto: gioventù, sesso, amore, rivalità, sogni… e poi condito con droga – quanto basta a stordire visto che c’è la gioventù – e insaporito ulteriormente con giochetti e scherzetti, ma la carne che hanno messo a cuocere l’hanno scelta per bene al mercato. Una coppia di giovani bianchi, un giovane nero e una giovane di colore misto, già, proprio come Meredith. I nostri giovani anche qui come per tutta Italia usati, singolarmente o a coppia.
E anche qui lo scemo del paese o il criminale da strapazzo da caricare come un paguro. Il maestro o mostro di cucina che dir si voglia ha fatto le cose così come ogni cuoco che si rispetti, secondo Gabriella Carlizzi nel pentolone ha speziato il tutto per bene di modo che inquirenti, periti, esperti e studiosi vari non hanno nemmeno provato ad individuare, comprensibilmente concentrati su quanti sono stati colti con le mani nel sacco.
E perché non gli saltasse in mente di pensarci ecco arrivare e in un disegno di perfetta ispirazione, articoli della più autorevole stampa estera a dissuaderli preventivamente, subito dopo il delitto, e proprio dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra, quasi a voler dire e in contraddizione con i loro interessi processuali, “questa è roba nostra” – ad additare il pm Mignini come affascinato dalle teorie di Gabriella sugli sfondi esoterici e pertanto ben lontano dalle certezze del diritto. E hanno faticato non poco Gabriella e il pm Mignini, ciascuno per proprio conto, a dissuadere costoro e ben precisare le rispettive posizioni. Infatti Gabriella diceva: “Eh sì, Mignini era tanto amico e affascinato dalle mie teorie che a suo tempo mi ha anche arrestato…”, mentre Mignini nelle sue dichiarazioni ai giornali si mostrava quasi scandalizzato e offeso che si pensasse a lui come disponibile a mischiare il diritto con l’esoterismo.
Eppure, proprio a Perugia gli inquirenti erano ben allenati all’approfondimento delle vicende fiorentine che, grazie a Gabriella, avevano poi “mostrato” anche lì risvolti criminali del tutto nuovi: proprio quelli esoterici.
Risvolti che poi tanto sono piaciuti a giornalisti e scrittori. Un lungo treno di delitti che agganciarli assieme è anche un bel po’ ardito e quasi fantastico.
A Firenze otto coppie di giovani in amore massacrate, tanti figli mai nati e tanti magistrati sfottuti. A Perugia una coppia di giovani sulla graticola già da tre anni e un pm deriso, denunciato e ricoinvolto nel vortice di un nuovo delitto e anche lui sulla graticola. A Potenza Elisa Claps uccisa da Danilo Restivo giovane rampollo di una potente famiglia, un’altra coppia di giovani un altro delitto con tanti misteri che forse non si come risolvere a fondo. Ad Avetrana la giovanissima Sarah Scazzi uccisa dalla giovane cugina Sabrina in una baraonda di confusione tra inquisiti e inquirenti, questi ultimi ancora una volta derisi. A Teramo Melania e Salvatore una coppia di giovani smembrata, una figlia senza genitori, inquirenti del posto incerti e un magistrato di Roma (Ferraro) sotto inchiesta. A Roma una donna smembrata come nell’evento biblico (Gdc 19-20) e con pezzi forse dispersi per l’Italia.
Giovani, sempre giovani, oggetto delle attenzioni dei mostri, i giovani il grande problema irrisolto e l’incubo vero di chi governa e di chi ci governerà. Sembrerebbe che ad ammazzarli si esorcizzi il problema.
Ma se in tutto questo anche nel caso Meredith, come parrebbe possibile, ci sarà la solita regìa, assisteremo contestualmente alla sentenza e quale che essa sia, al prosieguo del copione e cioè allo screditamento della magistratura italiana. Se i due giovani saranno assolti vedremo di certo la ribellione degli inglesi per la loro connazionale vittima e che non mancheranno di legarsela al dito. Se al contrario i due saranno ancora condannati si scatenerà la rivolta degli americani che anche loro non scherzano quasi mai. Ciascuno a difendere i propri figli.
E il riuscire a contrapporre tra loro con un’enigma di una portata emotiva enorme le due massonerie più potenti e spesso unite, e quindi all’influente massoneria perugina, rappresenta un colpo per chi l’ha messo in campo davvero da maestro dell’intrigo… un colpo da Mostro!
Per la magistratura perugina allora andrà male comunque e così per quella italiana perché il solo Rudy in carcere non è giustizia. Ma anche per la massoneria perugina questa volta sarà assai difficile mediare.
E la somma enorme, due decine di milioni, chiesta quale risarcimento dalla famiglia Kercher, chi la pagherà. Quale consiglio ha indotto in tale direzione? Riuscirà l’assalto a Fort Knox?
Gabriella già nel 2008 nel suo “Meredith Kercher – Un delitto imperfetto” ha detto e scritto e pubblicato, ancora una volta coraggiosamente, che alla sbarra manca qualcuno che forse alleggerirebbe di molto la posizione degli imputati. Non è un’ipotesi da poco e non dovrebbe essere un’ipotesi da scartare. Perché la magistratura salverà la propria immagine solo se si esprimerà una sentenza completa e convincente.
Ma questo tipo di analisi richiede approfondimenti assai arditi di indagine e studio che forse consentirebbero nel caso Meredith solo a Salomone, e quindi alla Giustizia più completa, di dispiegarsi anche in questo caso al cento per cento.

Didascalie (dall'alto verso il basso):

1. Meredith Kercher;

2. Foto di Meredith Kercher e di altri tre "protagonisti" della vicenda;

3. Ritratto della famiglia di Meredith Kercher.

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