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di Gabriella Pasquali Carlizzi - Domenica 28 Settembre 2008

“CASO NARDUCCI – MOSTRO DI FIRENZE”: E’ IL CASO DI DIRE: “POVERO TOM CRUISE!”…… SE SOLO AVESSE LETTO LE 28 PAGINE DELL’AVVISO DI FISSAZIONE DELL’UDIENZA PRELIMINARE CON RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO, PREVISTA PER IL PROSSIMO 12 DICEMBRE 2008 A PERUGIA…….C’E’ DA PENSARE CHE FORSE NON AVREBBE ACQUISTATO I DIRITTI D’AUTORE DEL LIBRO SCRITTO A QUATTRO MANI DA DOUGLAS PRESTON E MARIO SPEZI, PER PORTARE IL “LORO” MOSTRO SUL GRANDE SCHERMO HOLLYWOODIANO…….
DI SETTA IN SETTA… E IL “MOSTRO DI FIRENZE” E’ RIUSCITO A FARE UN’ALTRA VITTIMA, QUESTA VOLTA SEMBRA AVER ALZATO IL TIRO, SE SOLO PENSIAMO ALLA NOTORIETA’ DI TOM CRUISE, PAPA’ DELLA BELLISSIMA PICCOLA SURI, IN PERSIANO SIGNIFICA “ROSA ROSSA” , NONCHE’ ILLUSTRE ESPONENTE DI SCIENTOLOGY….
MA SCOPRIAMO LE CARTE…… SPERANDO CHE IL “CORAGGIOSO” TOM, E L’EVENTUALE CASA DI PRODUZIONE DI UN ASSAI IMPROBABILE FILM, RIFLETTANO RESPONSABILMENTE ALLA LUCE DEI GRAVI FATTI GIUDIZIARI CHE INCOMBONO SU CIO’ CHE DOVREBBE COSTITUIRE IL SOGGETTO DEL “KOLOSSAL AMERICANO” …..

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Pochi giorni fa, un Ufficiale Giudiziario mi ha notificato un atto proveniente dal Tribunale di Perugia. Ho aperto la busta, e mi sono ritrovata tra le mani un plico voluminoso, ben 28 pagine, in calce una firma: Il Pubblico Ministero – Giuliano Mignini.
“Caspita!” ho esclamato, “Mignini è andato avanti per la sua strada, non si è fatto intimidire… accidenti, solo a guardare i nomi degli imputati fa venire i brividi, per non parlare dei loro Avvocati, altro che “Principi del Foro”…. Sarà il processo del secolo… “

L’atto correttamente mi è stato notificato in quanto in questo procedimento io compaio tra le “Parti Offese”.
Si tratta dell’AVVISO DI FISSAZIONE DELL’UDIENZA PRELIMINARE (Art. 419 co.1 c.p.p. Il procedimento presso il Tribunale di Perugia porta i seguenti Numeri di riferimento : 4057/05 R.G. GIP e 2782/05 R.G. N.R.
GIP 4057/05 MP

E’ la richiesta di Rinvio a Giudizio avanzata dal PM dottor Mignini e per la quale il GIP , dottor Paolo Micheli ha appunto fissato l’Udienza Preliminare per il 12 Dicembre 2008 ore 10.00 presso il Tribunale di Perugia Sezione Penale, via XIV Settembre (Palazzo ex Enel) Aula udienza G.I.P. (Piano 2°).

Gli Imputati sono ben 22, tutti nomi illustri, d’origine o diventati tali grazie al “Mostro di Firenze”. I loro Difensori sono 32.
Le Parti Offese sono 35, compresa la sottoscritta, nonché il Ministero di Grazia e Giustizia, il Ministero dell’Interno e l’ex Capo del Gides.

I reati contestati agli imputati, sembrano sintetizzare l’intero Codice Penale, e sono tutti di inaudita gravità, specie per le caratteristiche associative, per le quali risulta ben delineato il profilo di una organizzazione composta da persone potenti, nomi già noti nella Massoneria deviata, nel giornalismo della carta stampata e della televisione dedito a depistare le indagini, nonché ad ingannare la pubblica opinione mediante lo strumento mediatico.

La calunnia aggravata per chi, non ancora sazio dei tanti procedimenti in corso, né di un mese circa di galera, ha coinvolto perfino gli Stati Uniti, pur di addebitare il titolo di “Mostro” ad un soggetto appartenente al cosiddetto “clan dei Sardi”, e ridare vita, senza riuscirvi, a quella che fu seguita per anni ed anni dagli inquirenti fiorentini e che prese il nome di “pista sarda”, per poi essere definitivamente archiviata e sollevata da qualunque implicazione con i delitti delle coppiette.

Purtroppo, la storia del “Mostro di Firenze” ha affascinato anche chi d’oltreoceano si è lasciato ingannare, grazie alla diffusione di notizie false, o falsamente interpretate da parte di una certa stampa, sposando in tal modo una tesi non solo, come già detto, vagliata in ogni minimo particolare e archiviata dalla stessa Magistratura, ma riesumata di recente, dall’abile mano di uno scrittore giallista, forse al solo scopo di sviare le indagini su se stesso, e i cui risultati hanno indotto il PM ad articolare una richiesta di rinvio a giudizio, per una serie corposa e pesante di reati commessi in concorso con altri.

In Italia si sa, vige comunque la presunzione d’innocenza, e pertanto fare riferimento al voluminoso plico di richiesta di rinvio a giudizio per i 22 indagati, non significa certo che costoro, in sede processuale, non conquistino una sentenza assolutoria, tuttavia, in un simile contesto sarebbe prudente astenersi da iniziative quale quella di Tom Cruise, che rischiano di essere bloccate.

Qualcuno spera che il GIP rigetti le richieste di rinvio a giudizio avanzate dal Pubblico Ministero.
Ed è legittimo che la speranza sia l’ultima a morire, anche perché non possiamo dare per scontato nulla. Ci sia tuttavia consentito di riflettere almeno sui semplici criteri di opportunità che ogni Giudice applica, sia sulla base della complessità delle indagini svolte, sia sui numerosissimi riscontri, non solo testimoniali , ma pensate che il PM tra le fonti di prova cita e produce centinaia di intercettazioni telefoniche, intercettazioni ambientali, pedinamenti, posta elettronica e quanto basterebbe solo ascoltare e leggere per fornire un quadro chiaro e tale da dover essere necessariamente dibattuto in un Aula di Tribunale.

Vanno considerati inoltre i costi rilevanti di questa indagine, come peraltro il fatto non trascurabile che tra le parti offese vi siano il Ministero di Grazia e Giustizia e il Ministero dell’Interno.

Si è poi celebrato un lungo incidente probatorio, durato molte settimane, ci sono stati degli arresti, sono stati nominati periti di chiara fama che hanno avallato le ipotesi accusatorie formulate dal PM, insomma, il buon senso, solo sulla base di queste poche considerazioni, indurrebbe a dare per scontato che il GIP accolga la domanda di rinvio a giudizio per gli imputati come richiesto dalla Pubblica Accusa.

Ora, tornando al celebre Tom Cruise, nonostante la storia del “Mostro di Firenze” possa destare anche dopo quarant’anni molto fascino, e si presti bene al grande schermo hollwdyano, apparirebbe azzardato per chi si prepara ad investire miliardi, non informarsi nel merito dell’inchiesta in corso, anche al fine di non rischiare da parte di qualche Autorità ostacoli tali da bloccare la stessa uscita del film.

Siamo ben consapevoli che in America nessuno è soggetto alle Leggi vigenti in Italia, ma è pur vero che se il film deve essere girato sui luoghi che furono scenario dei duplici delitti, su quei luoghi, è lo Stato Italiano che deciderà cosa consentire e cosa non consentire, oltre alle famiglie delle vittime, e ad una più che scontata reazione popolare che nel momento più delicato dell’inchiesta cercherà di ostacolare questo film.

Viene spontanea la domanda: “Perché solo questo film, e non un altro film che pure uscirà in Italia e il cui soggetto sarà tratto dal libro-inchiesta scritto dall’ex Capo del Gides, dottor Michele Giuttari? E perché non bloccare la pubblicazione della Trilogia a cura di Gabriella Carlizzi, di imminente uscita col titolo “Il Mostro “A” Firenze”? “

La risposta è semplice.
Rendere pubblica una ricerca o investigazione giudiziaria, peraltro approdata a riscontri da parte dei competenti organi della Magistratura, è un diritto che fa espresso riferimento alla libertà di stampa, nel rispetto, s’intende, delle normative che regolano attraverso il Garante, che quanto si narra o si rappresenta sul piccolo e grande schermo, non sia lesivo o depistante e pertanto strumentale, in danno di inchieste giudiziarie in corso.

Ciò non significa che è proibito dissentire dalle ipotesi di reato formulate da una Pubblica Accusa, ma diverso è se il dissenso proviene da una figura professionale, o da chi comunque non è parte in causa, o al contrario si coinvolgono nomi come Tom Cruise e Stati come l’America, per portare sul grande schermo la tesi di un imputato al quale si contesta di aver accusato, sapendolo innocente, di essere il vero “Mostro di Firenze”, proprio il protagonista dell’eventuale film, l’appartenente al “clan dei Sardi”, che nell’atto di richiesta di rinvio a giudizio sopra citato, finalmente spicca con nome e cognome tra le parti offese.

Ed in tale contesto, anche nel caso in cui gli sceneggiatori del soggetto abbiano cura di ombreggiare l’identità del “Mostro” considerato tale nella realtà nel libro di cui sembra che Tom Cruise abbia acquistato i diritti d’Autore, l’intera tesi sostenuta in questo libro, riconduce immancabilmente ad una sola persona, che attualmente è ritenuto in sede giudiziaria calunniato e parte offesa .
La calunnia è reato permanente, e seppure in un film, si leggerà nei titoli di coda “Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale”, la circostanza stessa che la figura del “Mostro” possa essere riconducibile ad un determinato individuo, la frase di rito non tutela più nessuno, né registi, né produttori, o altri responsabili.

Per questo motivo, quando il set approderà sulle dolci colline di sangue, è presumibile che le competenti Autorità italiane, non diano i necessari permessi per le riprese, conoscendone l’utilizzo che ne verrebbe fatto sia pure in territorio straniero.
Non sarà certo l’Italia, e tanto meno la Regione Toscana o quella Umbra, a rendersi corresponsabile di una rappresentazione il cui soggetto e ritenuto un depistaggio.
E come ripeto, le famiglie delle vittime che da quarant’anni attendono una verità sostanziale ed una giustizia vera, presenteranno le loro istanze affinchè nulla ostacoli o confonda il corso naturale dell’inchiesta, e c’è da giurare che questa volta gli Italiani scenderanno in piazza, visto quello che in termini di tasse continua a costarci il mantenimento del “Mostro di Firenze”.

Qualora Tom Cruis o un suo Avvocato di fiducia , e di certo a lui come maggiore esponente di Scientology non manca di scegliere il migliore, ritenesse opportuno in via riservata prendere visone di atti giudiziari che potrebbero inficiare il progetto del film, può prendere contatto con me, ed io lo documenterò volentieri su tutto ciò che potrà meglio illustrargli lo stato reale della situazione giudiziaria riconducibile agli autori e al contenuto del libro di cui egli stesso pare abbia acquistato i diritti.

E speriamo, per il bellissimo Tom Cruise, che nell’acquistare i diritti non abbia acquistato inconsapevolmente anche qualche ipotetica grana giudiziaria, magari mentre sulle sue spalle il “Mostro di Firenze” diventa la Star del momento…...

Domenica 28 Settembre 2008
Gabriella Pasquali Carlizzi

 

 

 

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