SIAMO NEL 2006…. A PERUGIA UN INDAGATO “ECCELLENTE” E’ SOTTO SERRATA OSSERVAZIONE, E IL MAGISTRATO DISPONE INTERCETTAZIONI AMBIENTALI, FONICHE E QUANTO ALTRO DOVRA’ INCASTRARE IL GATTO COL SORCIO IN BOCCA… SU DELEGA DEL PM VIENE SCELTA UNA TRA LE MIGLIORI STRUTTURE DI INTELLIGENCE ESPERTA IN INTERCETTAZIONI E DEL CUI DIRIGE NTE IL MAGISTRATO HA PIENA FIDUCIA, ANCHE PER LA QUALITA’ DEL PRODOTTO….
MA CHI DECIDERA’ QUALI PARTI DEL PRODOTTO CONSEGNARE ALL’INQUIRENTE, E QUALI PARTI “BRUCIARE”….PER PROTEGGERE GLI INCONTRI RISERVATI TRA L’INDAGATO E POTENTI SOGGETTI ISTITUZIONALI ?…
Un vero e proprio colpo di scena quello che nei giorni scorsi si è presentato a Gabriella Carlizzi, da tre mesi a Modena per ulteriori ricerche giornalistiche sul Mostro, un colpo di scena di tale gravità al punto che gli inquirenti di Perugia, potrebbero questa volta “incazzarsi” sul serio e smascherare chi da anni si adopera per proteggere un indagato, presunto Mostro e già indagato quale mandante o autore dell’omicidio di Francesco Narducci.
E’ il caso di dire che se il Diavolo fa le pentole, non fa mai i coperchi…. E a volte capita che da qualche pentola esca una “spia “ che forse accortasi di strani movimenti, e magari nessuno sa che lavora contemporaneamente per gli Italiani e per gli Americani, decide di intercettare non solo l’indagato, ma anche gli uomini della PG che, consegneranno materialmente al Magistrato i compact disc contenenti le fonoregistrazioni ambientali.
E così si presenta a Gabriella l’esperto della G. I. : alto, bello, atletico…. E soprattutto veramente bene informato sul caso Narducci ma anche sull’indagato nonché sui soggetti che tradendo il Magistrato, preferiscono tranquillizzarlo mentre bruciano le prove attestanti le protezioni di alto livello di cui gode colui che riuscì a inserire in un bastone da passeggio strumenti capaci di far ascoltare in tempo reale, Italiani e Americani, il contenuto di un interrogatorio cui fu sottoposto dall’inquirente perugino.
Il nostro James Bond tira fuori da una custodia, due dischetti, li inserisce nel pc e dà il via ad uno, in particolare….
Gabriella, cioè io, impallidisco, e anche i miei due collaboratori presenti, Elisa e Matteo, restano attoniti, quasi increduli che ciò che ascoltavamo fosse la pura verità.
Le voci degli agenti si distinguono perfettamente, troppe volte ho verbalizzato con ciascuno di loro, in quella struttura, da quando il Capo, non era più alla Squadra Mobile di Firenze….
Mi viene spontaneo chiedere allo 007, il perché avesse deciso di consegnare proprio a me quel materiale.
“Consideralo un regalo, tanto io potrei avere le ore contate, sono certo che farai prima tu a consegnarli al Magistrato…. E’ un regalo che faccio volentieri a una donna come te, coraggiosa, onesta, incorruttibile e libera….”
Gli chiedo se accetterebbe un’intervista, e senza problemi accetta…. E’ sereno, la morte non lo spaventa, né teme di rispondere alle domande che sa già saranno “pesanti”….
Lui di me sa tutto, infatti qualcuno lo ingaggiò qualche anno fa, per conoscere le fonti da cui attingevo le notizie, la mia credibilità….. i motivi per cui mi esponevo a tanti pericoli e ritorsioni.
Decidiamo, per ovvi motivi, di dargli un nome “convenzionale”, prima di iniziare l’intervista.
Domanda: “Mario”, tu sai che il gesto di venire da me e darmi prova di quanto ho sempre io stessa sospettato potrebbe metterti in serie difficoltà, da ogni punto di vista?
Risposta: Certo che lo so, ma vedi Gabriella, con questo gesto spero di riscattarmi per quei tanti comandi che il mio ruolo mi ha obbligato ad accettare…. E che credimi, anche se agisci per ordine dei Superiori, certe cose ti segnano nell’anima e nella mente per tutta la vita.
Domanda: Da quanto ho capito, in questa operazione sull’indagato eccellente, tu lavoravi su due fronti, quello italiano e quello americano?
Risposta: Hai capito bene, proprio così. D’altra parte non dimenticare che quanto è capitato allo scrittore americano, ha scatenato l’ira dei poteri deviati statunitensi, i quali fin dall’ini-on hanno perso una parola o un incontro o un interrogatorio, intorno a questa vicenda. I mezzi di cui loro si servono, noi nemmeno ce li sogniamo, in termini di tecnologia.
Domanda: Ma scusami, il Magistrato non ti conosce, anzi non sa nemmeno che esisti, almeno all’epoca delle intercettazioni, in quanto sembra che i suoi rapporti di fiducia fossero con il tuo Capo… quel G. che insieme agli agenti di Polizia Giudiziaria, quelli decentrati alla Periferia di Firenze, per intenderci, avrebbe condotto le operazioni….
Risposta: Esatto. Ma il mio Capo poi delegò me, che tra l’altro già conoscevo alcuni degli uomini del Magistrato perugino…. E così, lavorando insieme a loro, mi resi conto che erano pronti a fare un lavoro sporco….naturalmente in danno della verità.
Domanda: Che intendi per “lavoro sporco”?
Risposta: Lo hai sentito con le tue orecchie: tranquillizzare il Magistrato da un lato, e bruciare quanto il Magistrato non doveva sapere o vedere….sia riguardo all’indagato, sia riguardo uomini delle istituzioni che lo hanno sempre protetto…. Certo, se il PM avesse potuto produrre un lavoro “pulito e integro”, il tizio starebbe ancora in galera….
Domanda: Scusa, ma quando ti sei accorto di questo, perché non sei andato dal PM o hai avvertito il tuo Capo?
Risposta: Te l’ho detto, io lavoravo contemporaneamente per gli Americani… non potevo, però, come vedi, mentre lavoravamo il materiale dentro la struttura, ho provveduto a documentare ciò che avveniva dietro le spalle del Magistrato, e se avessi voluto ricattare i suoi uomini, con questa roba qui, potevo ben farlo… Invece, come vedi, mi sono rivolto a te, perché conosco la tua onestà, e so già che ancora una volta, ti comporterai difendendo la Giustizia, come sempre hai fatto….
Domanda: Senti “Mario”, io domani scriverò un pezzo sul mio sito, facendo capire quanto mi sta capitando, e sono certa che il Magistrato mi convocherà, e mi chiederà tutto, di questa vicenda, compreso il tuo vero nome. E tu sai che io dirò tutto. Ora ti chiedo: “Tu sai che sarai interrogato e messo sotto torchio, e che saranno nominati periti fonici che dovranno stabilire l’autenticità di quanto hai documentato, e ormai di pubblico dominio, dal momento che io come giornalista posso pubblicare quello che voglio… in fondo ci sono testimoni, Elisa, Matteo, qui di segreto non c’è più nulla…?
Risposta: E fai bene, perché la vicenda del Mostro di Firenze, se mai un giorno si chiuderà, dovranno dire grazie solo a te, che hai sempre raccontato alla pubblica opinione, ogni fatto che hai vissuto, e sempre documentando gli inquirenti.
E comunque stai tranquilla, ti do la mia parola, se il Magistrato mi convocherà, io sono fin d’ora a sua disposizione, e risponderò ad ogni sua domanda…..
Ho deciso di cambiare vita, di uscire dall’ombra, e di collaborare con te, alla luce del sole.
Tra la tua esperienza e la mia, faremo una collana di libri e Dvd, su tutte le inchieste di cui ci siamo occupati….. e così ci si accorgerà che i “Misteri d’Italia” non esistono…
Tutti sanno ed hanno sempre saputo, ma occultare le verità che scottano, frutta miliardi,
o credi che in certi ambienti si pianga il sangue delle vittime?
Bè, è ora che vada, devo arrivare in Germania entro domani mattina…. Se ci sono novità
sai come comunicarmele…..
James Bond si dirige verso la stazione di dove mi trovo attualmente, nel nord italia… Non porta nulla con sé, né valige, né borse…. A meno di una specie di agenda, dove forse c’è più di quanto si possa immaginare.
Insieme ad Elisa e a Matteo, decidiamo di riascoltare delle centinaia di ore documentate, pochi minuti di una conversazione tra gli addetti ai lavori avvenuta all’interno della struttura ove lavorano gli agenti di PG e gli esperti ….
P1: … Sarà il caso che diciamo al Magistrato che è tutto a posto… così se fa le ferie…
P2….Che dici, tra un quarto d’ora?….
P3….C…i, qui è una tragedia, non c’è manco un dato, come volemo fa? Io direi che come minimo,
(…….) mi deve pagare una cena. Non lo so, ha prenotato il ristorante per stasera (risate)..
E che è successo…. Siccome è stato scollegato repentinamente per qualche, immagino, non
volontaria distrazione, ne ha caricato solo un pezzo dello storico… e ne mancava tanto al
punto esatto…..
Ce l’abbiamo….!
G.1 (Telefonata al Magistrato): “ Dottore, il problema è stato tutto risolto… fatte le ferie, ok?
Ciao, ciao….
No, no, no…è il discorso siccome qui stò a Firenze, ……si è scollegato qualcosa
involontariamente…. È tutto a posto… stai tranquillo…. “
Ma che succede, dopo aver tranquillizzato il Magistrato, e aver detto che negli ultimi tempi la stampa perugina ha rotto fin troppo sulla vicenda?
Per pudore verso le Istituzioni, preferiamo tralasciare quanto ascolterà direttamente il Pm, appena disporrà del materiale che il nostro James Bond, ha provveduto a documentare, all’insaputa di coloro che credevano di compiere certe “operazioni” al riparo da occhi ed orecchi, che forse ritenevano loro complici….
E fu così, che invece di accendere una sigaretta….
L’accendino bruciò qualcos’altro, riducendolo ad “una pallina che cola….”…
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