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PROMUOVIAMO UNA COLLETTA

PER IL POVERO PARLAMENTARE PD PIERO FASSINO


sabato 5 agosto 2023


di Carmelo Maria Carlizzi

 

 

Non c’è più limite alla vergogna! Dice Piero Fassino, proprio lui già esponente del Partito comunista, poi ex segretario del Pd, oggi autorevole parlamentare di questo partito, nei giorni scorsi ha pubblicamente dichiarato in aula, senza cravatta, da vero democratico, che lo stipendio reale, suo e di tutti i deputati, è al netto di tasse e ritenute, solo 4.780 euro! E non 10.000 come da varie parti si sostiene, poiché infatti ci sono da considerare le ritenute Irpef e tutte le altre trattenute… Già perché gli altri cittadini italiani non pagano Irpef, né hanno ritenute!

Ma lo sa l’onorevole Fassino che lui nel guadagnare, così come afferma pubblicamente, al netto delle tasse 4.780 euro, guadagna 4.780 volte di più di quegli italiani, nullatenenti o disoccupati, che guadagnano solo zero euro? E se consideriamo che invece al lordo il suo stipendio è di almeno 10.000 euro? E se poi consideriamo che con tutti gli altri introiti o prebende lo stipendio lordo suo e dei deputati arriva sino a 20.000 euro?

 

Credo che Fassino abbia aperto una voragine che potrebbe determinare il crollo del Partito Democratico, e se su tale guaio che ha combinato a sé stesso e al suo partito ancora non ci si sono tuffati gli altri partiti è solo perché nessuno fra i parlamentari di ogni fede ha interesse ad approfondire la vergogna degli stipendi dei deputati e ancor più di quelli dei senatori. Stipendi, pensioni e prebende varie!

Ci sarebbe quasi da ringraziarlo a nome di tutti gli italiani che sudano, lavorano o che non hanno lavoro, e per quelli che soffrono perché non sanno come arrivare alla fine del mese, per quelli che una casa non ce l’hanno... Infatti Fassino forse involontariamente ha messo sotto una luce abbagliante di verità non voluta una vergogna nazionale. Una verità che potrebbe essere estesa ad alcune categorie di magistrati, di uomini dello Stato, di funzionari, di sindacalisti, di manager, di consulenti, tutte categorie su cui è facile documentarsi e conoscerne gli stipendi. La sua coscienza in Parlamento ha parlato da sola e di certo contro la sua stessa volontà, forse per effetto dell’età! E questa colpa dell’età era visibile nell’osservarlo durante il suo intervento, come stralunato per quanto la sua bocca diceva mentre il suo braccio sventolava il cedolino dello stipendio, ossia la prova scritta del tutto contraria a quanto invece andava affermando quasi non credendo a sé stesso.

Che ne dice onorevole Fassino? Perché non si scusa con gli italiani? E perché per farsi perdonare non destina almeno 3.000 euro mensili dei 4.780 al sostegno di una categoria svantaggiata? Con i residui 1.780 euro potrebbe vivere lo stesso dignitosamente e rappresentare dignitosamente quella parte di popolazione che oggi invece non rappresenta nemmeno alla lontana!

In questi giorni a Lisbona si celebra la GMG, la Giornata Mondiale della Gioventù, ma cosa direbbero tutti quei giovani se oggi ascoltassero le sue parole? Dove si nasconderebbe lei e dove si nasconderebbero quanti come lei che proprio lei ha avuto inconsapevolmente il merito – questo almeno glielo si deve riconoscere – di smascherare pubblicamente?

Allora potrebbe cominciare a pensare davvero di farsi perdonare, ad esempio anche restituendo un po’ alla volta alla comunità tutti i soldi che impropriamente, indebitamente, ingiustamente dal mio punto di vista, ha percepito per tanti anni. Ma così come lei dovrebbero naturalmente fare varie migliaia di parlamentari, ex parlamentari e papaveri italiani!

 

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