Una finestra nuova, per tutti, aperta sulla strada, sul mondo, ... lontana dai poteri, vicina alla gente, ... curiosa, rispettosa, amica, ... aperta allo scambio, alla battuta, al saluto, alla discussione, alla polemica, ...incline alla pace, ... ansiosa di verità, ...anche provocatoria se necessario, ... puntuale, ... intrigante, ... attesa, ............

Venerdì 25 Marzo 2011

DI TERREMOTO IN TERREMOTO, DI CAMMELLIERE IN CAVALIERE E DI SARAH IN YARA
di Marcelo Mariani

La sensazione che si ricava da quanto sta accadendo oggi nel mondo è non tanto di confusione, ma di indeterminazione ed incertezza, sul da farsi per chi governa e sul futuro per noi comuni mortali. Non si sa bene come leggere i diversi avvenimenti. Infatti questi dominano la nostra giornata togliendo chiarezza a quanto ciascuno di noi pur deve esplicare. Il villaggio globale su cui sembravamo tutti d’accordo quale realtà attualmente condivisibile è saltato per lasciarne intravedere vagamente la formazione di un altro. I punti di riferimento appena ricostituitisi paiono già essere venuti meno.
I paesi arabi sono tutti in gran fermento per le manifestazioni che ne stanno destabilizzando i diversi governi, siano essi dittature o monarchie dal pugno più o meno pesante. Ma sommovimenti di uguale prossimo fragore sono in ebollizione altrove, ovunque.
Le economie di tutti i paesi che già stentavano a trovare una accettabile stabilizzazione, tra crisi petrolifera indotta e terremoto giapponese, sono ora di nuovo nella necessità di individuare orientamenti e metodi ancora una volta del tutto nuovi.

 

Martedì 5 Aprile 2011
ULTIMO AVVERTIMENTO DI UN CILIEGIO PRIMA DI SFIORIRE
di Wataru Matsura

In passato bastava che un’aquila volasse in una certa direzione sulle teste dei soldati romani per distoglierli da un’impresa militare che, a giudicare dai simboli del Fato – che loro sapevano leggere bene – li illuminava con provvidenziali segnali scritti nelle coincidenze.
I genitori di ogni tempo si sono sempre premurati di avvertire e mettere in guardia i figli contro i lupi in agguato e contro le prese della corrente, contro i coltelli, e contro le caramelle offerte dagli sconosciuti.
Anche un uomo primitivo sapeva che il fungo colorato ed invitante, l’amanita falloide, quella in cui i Puffi costruivano le loro pittoresche abitazioni, era causa di un sonno eterno, ma non come quello di Biancaneve con teca di vetro e bellezza preservata in eterno, bensì orrendo e livido come solo la morte può essere.
Tuttavia sussistono strenuamente, in tutta normalità, gli irriducibili aficionados dell’atomo, del colorante artificiale, del disboscamento felice, della scalata sociale e del “freghiamocene dell’avvenire degli altri”, come ci insegna gran parte della classe al potere. Del resto cosa ci aspettavamo? Il loro motto è semplice: “Se qualcosa sale, qualche altra deve scendere!”, ed è chiarissimo come il sopruso e la legge della giungla siano il loro quintessenziale concetto di Evoluzione.
Ma veniamo alla mia gente, che è anche la vostra gente. Per capirlo basta solo chiudere gli occhi e dimenticare il colore della pelle e gli occhi a mandorla. Il dolore e le lacrime sono esattamente gli stessi, ed il senso di perdita dell’Aquila è simile a quello che ora provano a Fukushima. Città rase al suolo dalla potenza della natura.

Marcelo Mariani - Lunedì 25 Ottobre 2010

 

IL CASO SCAZZI E MISSERI: UNA LETTURA, TUTTA DI FANTASIA E CON GLI OCCHIALI DI GABRIELLA, DI DUE COGNOMI TUTTI AL PLURALE

Ho in tante occasioni commentato per telefono o tramite mail con Gabriella Pasquali Carlizzi tutti quei casi di cronaca che più attraevano la sua attenzione e dai quali molto spesso estraeva chiavi di lettura impensate, ma nei quali pescava anche connessioni davvero coinvolgenti.
Talvolta mi è anche capitato di suggerirne a lei qualcuna, ed esserne ascoltato.
Dall’11 agosto mi trovo però a lavorare ormai praticamente solo di pura fantasia o di banale realtà, poiché Gabriella non c’è più.
E guardandomi attorno mi sembra di non essere il solo.
Succede che appena saputo della scomparsa e poi dell’orribile fine ad Avetrana della giovane Sarah Scazzi strangolata, almeno a quanto risulta sino a poco fa secondo il reo confesso omicida e anche sporcaccione zio Michele Misseri, ho cominciato a sentirmi dentro come bombardato da tutto quanto Gabriella era solita dirmi o scrivere nei suoi articoli.
Ma vuoi vedere che anche stavolta… Ma vuoi vedere che ha davvero ragione l’avvocato Paolo Franceschetti quando dice che Gabriella ha aperto la sola strada su cui tocca addentrarsi se ci si vuole capire qualcosa…