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mercoledì 7 maggio 2014

IL MOSTRO E’ TORNATO … “A” FIRENZE!
IL DELITTO DI UGNANO E LA SERIE DI CROCIFISSIONI ATTORNO A FIRENZE

Intervista di Paolo Franceschetti a Carmelo Maria Carlizzi

- Sono venuto per parlare con te Carmelo, ma mi sento come se incontrassi Gabriella. Ti disturba questo mio approccio, questa confidenza in avvio di intervista?
- No, per nulla. Del resto nel risponderti sarà inevitabile che nelle mie parole e su questo argomento ci sia un po’ ma forse anche tanto di Gabriella e chissà che non mi scappi di bocca qualche dichiarazione eclatante nel suo stile… Stiamo a vedere, dipende da quel che mi chiederai. Naturalmente prendi questa nostra chiacchierata come un viaggio nel mistero, infatti oggi mi va di accompagnare te e quanti ci leggeranno in un viaggio particolare… niente di “fumoso” naturalmente. Stai tranquillo, voglio solo dire che non ci faremo una canna collettiva.
- Carmelo, Il Mostro “a” Firenze è il titolo della trilogia in otto volumi editata nel 2009 da tua moglie Gabriella, ma lei ha dedicato in precedenza alla storia del mostro anche Lettera ad Alberto sul Mostro di Firenze, poi Gli affari riservati del Mostro di Firenze e infine Meredith Kercher - un delitto imperfetto. Dunque ora le ultime suggestioni mediatiche del genere dicono che da un paio di giorni il Mostro si è rifatto vivo a Ugnano alle porte di Firenze, ai confini col territorio di Calenzano che fu teatro di alcuni dei delitti delle coppiette …
- Sì, in particolare quello di Susanna Cambi e Stefano Baldi del 22 ottobre del 1981 …
- Carmelo, possiamo dire davvero che il Mostro di Firenze è tornato?
- Non esattamente. La dizione giusta è che: il Mostro è tornato “a” Firenze.
- E perché a Firenze?
- Per la suggestione del posto, per la tradizione, per l’effetto mediatico. Costruire un analogo effetto che so, a Senigallia o a Como, richiederebbe anni e anni, e nuovi numerosi delitti e una scenografia adatta, insomma una faticaccia per lui. Mentre lì “a” Firenze è ormai tutto pronto, come in un teatro di posa di Cinecittà. - Ma scusa, a Roma o a Milano non potrebbero accadere le stesse cose? Quali scenari più illuminati e attrezzati, e in ogni senso…
- Certo, ma la storia del Mostro è nata lì, e le suggestioni mostruose nella loro maggiore concentrazione sono tutte lì. A Roma troppi casini ogni giorno, troppi eventi, troppe ricorrenze da ricordare, troppa politica, troppi giornalisti, troppa gente in circolazione… a Roma si fanno altre cose, troppe cose, e in tutti questi troppi il Mostro perde visibilità, mentre lui vuole porsi al centro dell’attenzione con i suoi messaggi. E restarci a lungo.
- A quali messaggi ti riferisci?
- Ma proviamo a vedere gli avvenimenti degli ultimi giorni. Ora, per farti entrare in quello che intendo dire qui, te la faccio io una domanda: quali fatti sulla scena italiana e internazionale nelle ultime settimane ti hanno coinvolto come giornalista?
- Dunque… sulla scena italiana le solite e meno solite menate, ho subito in mente le storie legate a Grillo, a Berlusconi, a Renzi …
- Bene Renzi, ecco il primo spunto importante. E poi?
Be’, la campagna per le elezioni europee …
- Secondo spunto, e poi?
La proclamazione a Roma il 27 aprile appena trascorso dei due papi santi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
- Bravo, terzo spunto! E poi? Cosa ha particolarmente incuriosito te, ma ritengo tutti, di questo evento?
Ma è chiaro, il fatto che alla proclamazione partecipassero altri due papi, Francesco quale regnante e Benedetto XVI quale emerito.
- Perfetto! Quindi queste figure di papi che ti fanno venire in mente? E’ facile facile, lo hanno già pensato di certo in tanti. Anche i bambini più piccini… e proprio per il termine papi… Che però a noi grandi potrebbe sviarci verso l’ex Cavaliere…
- E sì, certo… Dunque… due papi più altri due papi fa quattro papi… ma, certo, due più due …
- Che fa quattro. Oppure?
- Oppure fa ventidue, ma certo, il calibro 22 della pistola e delle pallottole dei delitti del Mostro… ma certo… che stupido! Ma allora, cortesemente adesso mi fai finalmente riprendere il mio ruolo?
- Aspetta un momento, prima però devi aggiungere almeno un ultimo argomento o meglio la serie di eventi relativi alla medesima questione che sono avvenuti ultimamente e che sono ancora in corso proprio fra Firenze, Roma e Perugia, il vero triangolo delle Bermude…
- Certo, intendi riferirti alle sentenze della Cassazione a Roma e ai procedimenti riaperti dinnanzi alle Corti d’Assise d’Appello di Firenze e Perugia…
- Perfetto! Ora sì, possiamo proprio dire che abbiamo in pentola molti degli ingredienti principali. Procediamo.
- Perché da Roma ci spostiamo di nuovo a Firenze?
- Semplice, ma lo abbiamo detto prima, perché l’attenzione mediatica immagazzinata nella mente di alcuni miliardi di persone con i quattro papi, due più due, ossia 22, che è rimasta pressoché in tutti allo stato latente come messaggio subliminale, viene ora di un colpo risvegliata e proiettata sullo specifico argomento con questo delitto, di nuovo efferato, di nuovo a colpire una creatura innocente, di nuovo a Scandicci e che, di conseguenza, di nuovo conduce inevitabilmente e immediatamente tutti a pensare al Mostro… Come un colpo di pistola da Roma a Firenze…
- A proposito Carmelo, hai certamente letto che del coordinamento delle indagini sul delitto di Ugnano se ne occuperà il dott. Paolo Canessa, uno dei pm storici del Mostro.
- Certo, anche questo non è per nulla casuale…
- Perché?
- Perché anche Canessa il giorno di questo delitto era di turno in procura – guarda caso, ma che combinazione potremmo dire – così come Mignini, il pm del caso Narducci, che era di turno in procura la sera del delitto di Meredith.
- E che significato gli dai?
- Elementare Watson! Anche questo lo abbiamo detto all’inizio: il Mostro è tornato!
… a Firenze! Da Firenze a Perugia e da Perugia a Firenze. Avanti e indietro.
- Già, ma passando sempre per Roma, e ora quindi di nuovo proprio a Firenze, e vedrai che presto Giuttari magari ci scriverà un libro, come pure Bruno e vari altri criminologi saranno subissati, uno per ogni rete televisiva, con richieste di pareri. Il più discreto e defilato a mio avviso sarà il dott. Mignini, anche per i vari procedimenti ancora in corso. Ma vedrai che poi andranno di certo a stuzzicare Spezi, visto che molte delle vecchie glorie della vicenda, Gabriella, Pacciani, Vigna, Calamandrei, Bevilacqua, Narducci, Gattotrocchi e compagnia cantando non ci sono più, visto poi che la villa dei misteri si è sempre più defilata, e che Perugini è scomparso dalle cronache.
- Anche Spezi secondo te scriverà un nuovo libro?
- E qui può dirlo… Di solito è stato sempre presente sulla scena, così del resto come tutti quelli che abbiamo appena detto… Un libro? Lui scrive assai bene … e perché non un film, ne ha fatti diversi! Prova tu a intervistarlo
- Ma figurati, lui mi ha querelato … Però torniamo a noi senza troppo divagare, ti prego, infatti immergendosi con te nella saga del Mostro è facilissimo distrarsi, e poi tu oggi sei un fiume in piena.
- Adesso sento che sta arrivando lo tsunami... Allora?
Allora, a bruciapelo, come un colpo di Beretta calibro 22… Perché hanno crocifissa Cristina Zamfir?
- Ti rispondo altrettanto a bruciapelo che la ragione è scritta nel suo nome: Cristina!
- Ma di gente con questo nome ce ne sono milioni, anche Maria Geusa, la bimba uccisa a Città di Castello …
- E infatti anche lei è stata uccisa. Ma qui a Ugnano, se all’origine della sua condanna vi è la stessa ragione della piccola Maria Geusa, la questione è ora più complessa e articolata. Intanto il nome completo della donna è Andrea Cristina. Il nome Cristina come ben sai deriva dal greco “Christòs” che significa Messia, ho letto su un sito internet specializzato in nomi – mi sono appena dato da fare a cercare – che significa anche “donna carismatica dotata di intelligenza e curiosità e con un forte senso materno”, ma questi aspetti ricordiamoceli in seguito. Però la sventurata giovane si chiamava in effetti Andrea Cristina e tutti sappiamo che Andrea, apostolo di Gesù e fratello di Pietro, fu martirizzato su una croce disposta ad X. Dunque il delitto in questione ci parla di una doppia ragione di individuazione perché la donna potesse essere di interesse del Mostro. Un 2 per i nomi che riportano entrambi a Cristo e un altro 2 per le due croci su cui furono martirizzati prima Cristo e poi Andrea, che quindi fanno di nuovo 22… Ma dopo essere stato discepolo di Giovanni, Andrea divenne anche il primo discepolo di Gesù, due volte discepolo.
- Carmelo sono tutt’orecchi, ma qual è il collegamento fra la storia del Mostro pur con tutte le ulteriori appendici e questa crocifissa, e quale la ragione del passaggio da Roma e quella dei due papi più due? Come si ricollega questo gigantesco puzzle che stai delineando?
- Tu sai che Gabriella ha ricevuto per ben 22 anni, per la via cosiddetta carismatica, dei messaggi da quello che in vita era stato il suo direttore spirituale e cioè Padre Gabriele M. Berardi. Nel corso dei suoi tanti viaggi in Israele ricevette tantissimi messaggi in cui le è stato rivelato che Gesù non è mai morto sulla Croce, ma che vi rimase vivo, che quindi non dovette risorgere e che pertanto è tuttora vivo e presente.
- Tutto questo l’ho letto già nel tuo recente libro 22QMashiach – il Giusto perfetto, ed è non poco sconvolgente, ma come si collega a questo delitto?
- L’antagonista di Cristo è Satana il quale deve esprimere la sua rabbia perché questo mistero che lui era riuscito a tenere occultato per duemila anni è stato svelato per mezzo di Gabriella. Gli altri, antagonisti di Gabriella, ma servi di Satana, hanno sempre fatto di tutto per screditare Gabriella su quanto affermava nelle innumerevoli vicende di cui si è occupata e su quanto avrebbe affermato in seguito specie su questa verità che riguarda Gesù e che è di certo la più eclatante.
- Torno a chiederti come si collega nelle diverse parti tutto questo incrocio di eventi?
- Ascolta Paolo, l’evidenza “crocifissione” l’hanno posta i media stessi e non io negli ultimi due giorni, di lì sempre loro hanno rilevato che il fatto è avvenuto a Scandicci e che sempre lì negli ultimi anni si sono verificati vari episodi analoghi che li hanno condotti a parlare, loro stessi e non io, di crimini seriali e quindi di ricomparsa del Mostro. E’ così?
- Sì, ma i papi, a parte i vari 22, che c’entrano?
- Il 22 è il legame simbolico numerico che nei fatti ho letto assieme a te, e con quanto diciamo ora noi converranno molti. Il legame esoterico e teologico che si cela dietro tutto ciò è rappresentato dalla crocifissione, la crocifissione è il maggior simbolo della Chiesa cattolica, il Crocifisso la sua principale icona, i papi sono i maggiori esponenti di tale chiesa, sono i vicari di Cristo, lo rappresentano in terra…
- Ora ti seguo…
- … Satana – lo abbiamo appena detto – è l’antagonista di Cristo, il Crocifisso deve il suo vero potere esorcistico al fatto che Cristo in Croce è un uomo vivo, che Satana non l’ha ucciso e per la vergogna di questo lui scappa ogni volta che l’esorcista o il cattolico brandendolo glielo esibiscono. E poiché anche se costoro non sono stati consapevoli sino ad ora del fatto che Cristo è rimasto vivo, lo sa bene Satana che infatti ogni volta scappa per la vergogna, per l’umiliazione davanti a Gesù che lo guarda vivo dalla Croce. Ti è chiaro?
- E Gabriella in tutto questo?
- E ti pare poco quello che ti sto dicendo su quanto Gabriella ha combinato? Ha diffuso queste rivelazioni, ha smascherato quanto si celava dietro la vicenda del Mostro, lo ha smascherato a Firenze, a Perugia… e a Roma, poiché a Roma è il centro mondiale del cattolicesimo e quindi di quanto riguarda Gesù…
- E Gerusalemme? E Israele, là dove Gabriella ha conosciuto tutto questo?
- Israele, e quindi il mondo ebraico, è coinvolto nelle rivelazioni alla pari di tutto il mondo cristiano, Israele è riscattato da queste rivelazioni di Gabriella dopo duemila anni di ghetti e persecuzioni, e non più per gentile concessione d’amore cristiano, ma perché la vicenda, la storia di Gesù dalla sua nascita alla Croce è la stessa per tutti, Ebrei e Cristiani, mentre sinora, c’è stata una verità per gli Ebrei e una per i Cristiani. Ma mi concederai che quella vera di verità non può che essere una sola?
- Certo, ma chi ti dice che è vera quella di Gabriella?
- La domanda è più che lecita, è assolutamente legittima, ma qui entriamo in un altro campo, e per questo ti rinvio al mio libro 22QMashiach – il Giusto perfetto, senza la lettura del quale non potrai comprendere di cosa parlo. E tu benché questo libro lo abbia letto, da quanto argomenti oggi si evince che non lo hai letto a fondo.
- Ma allora come concludiamo dopo queste bombe? Come rimaniamo…
- Sono numerosi i precedenti del delitto di cui oggi parliamo e spesso in danno di prostitute, e con analogie al caso in questione. A Firenze, a Ugnano dove le donne venivano avvicinate nella zona delle Cascine si parla di cinque episodi. A Prato, dove da anni si indaga per molti casi simili, le prostitute venivano incontrate a Calenzano nei pressi dei luoghi che videro nell’81 uno dei delitti delle coppiette, vi sarebbero stati almeno altri quattro casi di cui due con caratteristiche analoghe a quelli di Ugnano…
- … complessivamente Canessa si troverà quindi a dover esaminare ben più di dieci fascicoli, che bella gatta da pelare proprio quando credeva di poter andare a riposarsi come procuratore capo a Pistoia….
- Già! Che scherzo da Mostro e proprio a lui…! E ti sembra poco come effetto ottenuto da Satana? Tutti pensavano al Mostro come ad archeologia criminale, e invece… Narducci, Meredith e ora questa serie di crocifissioni. Ma hai visto, una cosa dopo l’altra, una Rosa Rossa dopo l’altra che gli ha infilato invece Gabriella con tutte le spine in mano a Satana? Ecco lo scontro portato al massimo livello e proprio ora che di fatto Gabriella non c’è più. E i due cristiani crocifissi in Siria in questi giorni? Lo sai che 200milioni di cristiani sono perseguitati nel mondo e che ogni anno sono uccisi oltre 100mila cristiani per la loro fede? Non ti sembra che possa essere una strategia comune? Ma fermiamoci qui, per oggi basta così!
- Però non mi hai ancora spiegato bene perché è stato compiuto questo delitto della prostituta a Ugnano dopo le tante donne crocifisse e torturate a Firenze e dintorni, ma invece lasciate vive…
- Ma Paolo, è chiaro, Satana o se vuoi restare un po’ più giù e quindi al livello fiorentino, tramite qualche suo servo sta disperatamente cercando di riuscire ad evitare lo scoperchiamento che sta avvenendo, grazie a Gabriella, della sua sconfitta avvenuta già duemila anni fa quando, come abbiamo detto, Gesù è rimasto invece vivo sulla Croce nonostante le torture inflittegli. Ogni delitto del Mostro ha avuto una ragione profonda, e ora tutti questi crimini sono i suoi ultimi disperati tentativi, crudeli, molto crudeli, ma inutili. Lasciandole vive ha rappresentato e reiterato la stessa realtà di Gesù in Croce… è chiaro il segnale, l’ammonimento… quello di Ugnano potrebbe essere l’ennesimo ammonimento ma finito male involontariamente. Ne sapremo di più nei prossimi giorni con gli esiti dell’autopsia quando saranno resi noti.
- Carmelo, sai… ti confesso che per tutta l’intervista mi è sembrato anziché che con te di parlare con Gabriella. Sono stupito dalla profonda immedesimazione tua nel suo animo di esperta di tutto.
- Non ti stupire, ma è proprio così!

Descrizione immagini (dall'alto verso il basso)

1.Cavalcavia di Ugnano

2. PM Canessa

3. Cristiani crocifissi in Siria

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