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Domenica 12 aprile 2020

E’ PASQUA! A SECONDA DEI PUNTI DI VISTA, GIORNO DI MORTE O GIORNO DI VITA?!

di Carmelo Maria Carlizzi

Il 25 luglio 1968 Papa Paolo VI, oggi santo, quale pastore e guida della Chiesa Cattolica promulgava l’Enciclica Humanae Vitae in cui ancora una volta indicava come la vita umana fosse sacra sin dal concepimento e pertanto l’aborto costituisse di conseguenza un delitto contro la vita. Sappiamo ormai a memoria che poco meno di 30 giorni dopo, e cioè il 21 agosto seguente, appena dopo la mezzanotte e quindi mentre nasceva il 22, nelle campagne di Signa presso Firenze Antonio Lo Bianco e Barbara Locci venivano uccisi a colpi di Beretta cal.22 Long Rifle, mentre sul sedile posteriore dell’auto dormiva il piccolo figlio di lei, Natalino Mele di sei anni. Quale inguaribile complottista e in considerazione delle caratteristiche di questo delitto, considerato il primo della serie attribuita nel tempo al cosiddetto Mostro di Firenze, ho poi sviluppato, avvalendomi di indagini e studi compiuti da mia moglie Gabriella, quanto approfondito per esteso nel mio libro “1968/2018 – Il giubileo del Mostro di Firenze”. Nel corso dell’ulteriore approfondimento compiuto con la redazione dell’altro più recente mio libro, “Il primo miracolo di Gesù”, improvvisamente mi è apparso lampante il collegamento fra i due eventi, ossia quello illuminato da Paolo VI con la sua enciclica e quello che vede come protagonista il Mostro di Firenze quale autore del primo delitto delle coppiette con cui dava inizio alla serie che nel tempo gli è stata attribuita. Infatti Papa Paolo VI e il Mostro di Firenze si occupavano dello stesso tema, cioè della Vita, ambedue nel senso più elevato o profondo a seconda dei rispettivi punti di osservazione di quanto essa può rappresentare.

E precisamente il primo, il Papa, per difendere ed esaltare la generazione della Vita sin dall’istante del concepimento, il secondo, il Mostro, per sporcare e distruggere tale generazione addirittura ancor prima che da essa assieme alla scintilla della vita potesse scaturire una creatura umana. Ed ecco che allora e sempre da complottista dichiarato, passo dopo passo mi accorgo del collegamento facile facile da cogliere fra l’aborto e il rituale esoterico che si palesa in ogni delitto del Mostro. Infatti nei delitti rituali delle coppiette gli assassini uccidevano i giovani amanti mentre si univano, prima dell’orgasmo di lui e cioè prima che di conseguenza la vita potesse accendersi in lei, momenti che venivano considerati dagli esoteristi protagonisti del rito quelli della massima produzione di energia funzionale alla sua celebrazione. Nell’aborto i genitori sopprimono il bambino, ossia il frutto che si è determinato a seguito del loro essersi congiunti. Ma prima ancora essi, nelle campagne attorno a Firenze, impersonati dai giovani amanti, si rendono meritevoli agli occhi di Satana di quella vera e propria spietata punizione che riceveranno poiché colpevoli in tale loro congiunzione in cui di fatto hanno, comunque, aderito attivamente al progetto creativo divino affidato alla coppia umana. Di qui la loro uccisione! Il rituale del Mostro di Firenze, come ben ci racconta Gabriella nel suo “Gli affari riservati del Mostro di Firenze”, (scritto assieme a Pietro Licciardi), si origina attraverso gli studi esoterici del Conte Umberto Amedeo Alberti di Catenaia nobile fiorentino e valoroso ufficiale durante la Prima Guerra Mondiale che trasmise tale rituale che poi avrebbe trovato applicazione e perfezionamento in tutte le sue varianti nel corso degli anni e sino ad oggi. In Italia, ma in seguito anche all’estero, tale rituale già segreto, abbiamo visto come abbia trovato quindi un’applicazione meritevole di compensi e premi per tutti i criminali partecipanti, nonché di innumerevoli varianti applicative che tutte però oggi guardano a Firenze quale luogo privilegiato dell’espressione del sacrificio di immolazione a Satana. Siamo oggi a Pasqua, cioè alla massima ricorrenza della religione cristiana con il trionfo di Gesù su Satana che dopo Passione, Crocifissione e Morte, risorge e, sempre secondo il Cristianesimo, riporta l’umanità a nuova vita, proiettandola verso la vera vita. Ma la Pasqua, se è vero tutto questo, chiama Satana alla sua contestuale vendetta per la sconfitta patita. E quale migliore vendetta dopo gli incendi devastanti in Australia e Brasile, dopo lo scioglimento dei ghiacci ai poli e su tutte le catene montuose, i terremoti e quanto è oggi in corso con l’applicazione in grande stile e a livello planetario della strage del Corona Virus in cui, con l’anticipo di una vera quaresima, migliaia e migliaia di uomini e donne vengono ogni giorno ammassati all’ingresso di cimiteri e forni crematori? E poi, quale condimento al pasto messo su sempre a favore di Satana, quale migliore prelibatezza del cibarsi di bambini sempre freschi, abortiti nel rispetto delle leggi che ormai regolano in tutti i Paesi quantità e qualità di quanti vengono ammessi a nascere e di quanti vengono rigettati? Allora Istituzioni e Governi del mondo fanno a gara per garantire ai sostenitori di questo crimine ogni assistenza senza soluzione di continuità, quale che sia l’invadenza negli ospedali del Corona Virus. L’aborto è la migliore garanzia al mantenimento dei programmi di morte. Ecco quindi di seguito alcuni di tali onorevoli provvedimenti, poiché la media dei 150mila aborti giornalieri va mantenuta anche in considerazione della Pasqua e di ogni altra festa religiosa. https://lanuovabq.it/it/per-loms-laborto-e-essenziale-anche-in-tempo-di-covid Una guida dell’Oms afferma che contraccezione e aborto devono essere garantiti «indipendentemente dallo status di Covid-19». Una sua funzionaria, Antonella Lavelanet, definisce «essenziale» l’aborto, da consentire anche in minori condizioni di sicurezza. Il piano da 2 miliardi dell’Onu prevede fondi per proseguire la soppressione dei nascituri. È questo l’aiuto ai più deboli di cui parla Guterres? https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/francia-covid-19-il-ministro-rende-piu-facile-abortire/ «Nulla da eccepire in linea di principio sul prolungare di due settimane il termine per l’esecuzione di un’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica a casa, a causa dell’epidemia da Covid-19»: lo ha dichiarato il ministro della Salute francese Olivier Véran al deputato socialista Laurence Rossignol, che gli ha posto la questione con una petizione, in cui è stato chiesto espressamente un’analoga estensione di due settimane non solo per gli aborti farmacologici, bensì anche per quelli chirurgici, detti anche crudamente «per aspirazione». Il ministro ha anzi definito «inquietante» il calo nel numero degli aborti effettuati nelle scorse settimane, pertanto, visibilmente preoccupato e pur precisando di dover risolvere prima alcune «questioni tecniche», ha aggiunto «assolutamente fuori questione che l’epidemia da Covid-19 limiti il diritto all’aborto», non solo dunque da confermare, ma altresì da incoraggiare. https://www.medicitalia.it/news/ginecologia-e-ostetricia/8477-coronavirus-circolare-ministeriale-comprende-ivg-tra-le-prestazioni-indifferibili.html Anche da noi in Italia non si scherza affatto. L'elenco delle prestazioni ne prevede ben 27 quali  INDIFFERIBILI per la salute materno-infantile che vi risparmiamo, ma che sono previste dal nostro Sistema Sanitario Nazionale per l'ostetricia e la ginecologia. Fra tutte campeggia la certezza di poter usufruire dell’IVG ossia del’Interruzione Volontaria della Gravidanza. Quale cattolico credente in Dio e nella Vita, e quindi anche nella Misericordia divina, ritengo con convinzione che in assenza di una completa revisione dei comportamenti della comunità umana a tutela della vita che viene generata, non potrà esservi alcuna applicazione di Misericordia divina anche nelle recenti calamità. Questo vale naturalmente per coloro che come me credono in Dio, mentre per chi non ha fede l’accompagnarsi alla Emma Bonino sarà sempre ragione di un sicuro viaggio verso il precipizio. Se pertanto continuiamo scientemente a uccidere, in particolare facendo apparire questo del diritto all’aborto come un elevato grado di libertà, insistendo nell’attribuire alle donne responsabilità e scelte a riguardo di esso, caricandole persino del dolore per il senso di colpa da patire in solitudine, ecco quello che sempre scaturisce nelle mamme dopo l’uccisione del loro bimbo e che porteranno con sé per tutta la vita. Se tutte queste considerazioni sono corrette e veritiere, dovremmo di conseguenza riconoscere che non saremmo certo un’umanità degna del perdono divino! Eppure a partire da questa Pasqua qualcosa potrebbe invece cambiare radicalmente poiché le donne potrebbero tornare a essere madri di creature che nascerebbero perfettamente sane e se ugualmente le loro madri non dovessero volerle vorrà dire che la società, che quel giorno avrà così riconquistata per intero la dignità perduta, si farà carico di ogni bimbo rifiutato dalla mamma, crescendolo, educandolo e fornendogli quel futuro che lo vedrà realizzarsi alla stessa maniera di ogni altro bambino. Ma intanto questo bimbo lo avremo sottratto allo smembramento del suo corpicino, al suo finire fra i rifiuti sanitari, ad una morte lenta degna delle più orribili torture e non diversa dal destino della Croce di Gesù. E così lo avremo destinato a vivere, potendo poi regalare quel bimbo a sé stesso la vita e, quale suo primo gesto d’amore alla stessa mamma che lo aveva rifiutato, la certezza della vita per ambedue e l’annullamento dello scrupolo e del dolore per una morte che non ci sarà.

 

Foto e didascalie:

- Paolo VI

- Gli omicidi del c.d Mostro di Firenze

- I resti di un bambino abortito

- Gabriella Pasquali Carlizzi

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